03/11/2025

Società

INTERVISTA A MISTER PACO DURAN

Il direttore tecnico ci parla del mondo Evolution

Mister Paco Duran, Tecnico UEFA Pro, dopo una lunga esperienza tra Portogallo e Spagna, nel Clube Albergaria serie A femminile, nel Levante e nel Valencia CF Femminile, club con cui vince 3 campionati nazionali U16 e il campionato nazionale nella stagione 2021-2022 con il Valencia CF B, ha scelto di entrare a far parte del club Evolution Altamura con il ruolo di Direttore Tecnico e Coordinatore Tecnico di tutte le categorie giovanili. 

Qui ci ha raccontato le sue prime emozioni per questa sua nuova avventura nel mondo Evolution Altamura.

Buongiorno mister, benvenuto in Italia e grazie per averci dato questa possibilità. Dopo il tuo primo periodo in Italia in questo nuovo ruolo di direttore tecnico in un club di settore giovanile, dacci un bilancio sul lavoro svolto in questa prima parte di stagione.

Fin dal primo giorno mi sono sentito a mio agio, come a casa. Fin dall’inizio, l'accoglienza che ho ricevuto da tutti coloro che mi circondavano e dal club è stata incredibilmente calorosa, rendendo il mio ambientamento qui molto facile e confortevole. Ho trovato un club che già conoscevo, un club che sapevo quanto fosse pronto ad abbracciare uno stile di calcio diverso e con un approccio al lavoro più moderno.

Quali sono le principali differenze che hai trovato tra il calcio italiano e quello spagnolo, sia a livello giovanile che a livello professionistico?

Innanzitutto, c'è una mentalità molto diversa. Seguo il calcio italiano da molto tempo, perché è un paese che adoro e dove ho potuto lavorare a intermittenza per sette anni. Una delle differenze che ho trovato tra Spagna e Italia è che in Spagna alleniamo i giocatori seguendo la nostra metodologia a partire dall'età di cinque anni, offrendo loro un allenamento mirato alla loro fase di sviluppo per aiutarli a crescere. Pertanto, anche qui, stiamo lavorando in questa direzione. A livello professionistico, invece, ho avuto l'opportunità di lavorare sia in Spagna che in Portogallo, e vedere come lavorano in Italia a livello professionistico non cambia poi molto, dato che si tende ad avere un'identità di club e a preparare la gara durante tutta la settimana, concentrandosi sul fare punti, che è ciò che conta a livello professionistico. Credo che l'allenatore abbia una grande responsabilità in questo, a prescindere che prediliga un approccio al calcio più moderno e audace o uno stile di gioco più tradizionale. A livello giovanile, invece, vedo una grande differenza nel modo in cui allenano i giocatori, sia nel calcio maschile che in quello femminile, che è completamente diverso.

Come valuti il percorso fatto fin qui dal club dopo quattro anni di attività?

Descriverei il club come audace, innovatore e moderno, desideroso di vedere i suoi atleti e il suo staff crescere continuamente, fornendo loro la migliore formazione possibile all’interno di un ambiente sano e familiare. Tutti i componenti del club vengono coinvolti e si sentono parte integrante di un progetto comune. La voglia di rinnovarsi sempre e continuamente, sia nel lavoro che nelle idee, la spinge ad andare avanti seguendo la strada e il percorso che l’evoluzione del calcio ci traccia.

Su quali aspetti stai lavorando maggiormente all’interno del mondo Evolution e che prospettive hai sul progetto nel futuro?

Nel nostro primo incontro, mister Gigi (Gianluigi Colonna ndr), è stato chiaro: Evolution vuole un cambiamento. Il club vuole lavorare come un'accademia professionistica, formando i propri allenatori per fornire la migliore formazione possibile ai giocatori, con una propria metodologia, una struttura di lavoro organizzata e un'identità di club ben definita. Per quanto riguarda il progetto futuro, vedo molte potenzialità. Il club è cresciuto ogni anno in termini di partecipanti, il che significa che c'è un buon lavoro alle spalle. Continua a crescere anche in termini di qualità delle squadre e nello sviluppo di giocatori che possono così raggiungere squadre professionistiche, come dimostrato da due giocatori passati al SSC Bari durante la scorsa estate.

Dopo Spagna e Portogallo, quali sono le motivazioni che ti hanno spinto ad accettare questa nuova sfida in Italia?

Accettare questa sfida in Italia è molto gratificante per me. Come ho già detto, l'Italia è un paese che adoro e in cui mi sento molto a mio agio qui. Ringrazio Evolution per avermi dato questa opportunità. È un club che stimo molto perché ho potuto partecipare a diversi clinic qui con il Valencia CF, e l'atmosfera amichevole del club e dei suoi membri rende tutto molto bello. Quando ho ricevuto la chiamata di Gigi, non ho esitato un secondo. Lo conosco dal 2020 e non ci siamo mai persi di vista, il che la dice lunga su di lui e sul nostro rapporto. Sapevo cosa avrei trovato, un ambiente sano in cui poter lavorare e aiutare il club a crescere ancora di più.

Si è appena concluso il torneo E-22 Youth League che ha visto Evolution protagonista con belle prestazioni e ha dimostrato di aver raggiunto un buon livello. Quali saranno le prossime sfide e i prossimi impegni durante la stagione?

Mi piace essere onesto ed esigente con me stesso nel mio lavoro. Dopo il primo torneo, in cui ho assistito a tutte le partite e in cui abbiamo schierato due squadre, una delle quali ha giocato contro squadre professionistiche, eravamo una squadra incostante, con alcuni momenti molto positivi e altri che necessitano di miglioramento. Considerando il breve periodo in cui abbiamo lavorato insieme, ho apprezzato la visione chiara della squadra e il loro desiderio di essere una forza trainante e distinguersi dagli altri. Tuttavia, ci sono molte cose su cui dobbiamo lavorare per migliorare. Siamo in un processo di cambiamento e dobbiamo essere pazienti con la trasformazione che vogliamo vedere. Vogliamo continuare con questo impegno, entusiasmo e voglia di cambiamento che vedo nei giocatori e negli allenatori. Vogliamo rimanere un'accademia leader nella regione Puglia ed essere riconosciuti per la nostra identità e professionalità. Vogliamo essere un modello per allenatori, giocatori e società.

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